martedì 13 ottobre 2015

Alla scoperta della Biodiversità agraria con gli Agricoltori Custodi

La Biodiversità marchigiana è stata al centro dell’incontro “Dalla tradizione il futuro”, relativo al ciclo di appuntamenti “I Giovedì del Gusto” organizzati da Regione Marche in occasione di Expo 2015.
Il lungo dibattito sulla Biodiversità ha portato a riconoscerle un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile del progresso umano, soprattutto in campo agricolo, dove è costituita da una numerosa quantità di colture vegetali ed animali che si sono affermate nel corso dei millenni.
Ogni territorio racchiude ricchezze uniche che ne caratterizzano la specifica identità: la varietà o razza locale; lo stretto legame tra risorsa territoriale e gli usi, le conoscenze, le abitudini e tradizioni della popolazione; l’attività degli Agricoltori Custodi che rappresentano nel territorio un punto di eccellenza per la conservazione, la gestione, l’informazione e la divulgazione del materiale genetico autoctono.
Gli “Agricoltori Custodi” recuperano o tutelano colture ancestrali, più che mai attuali nel gusto, ma soprattutto sane e non geneticamente modificate; riscoprono sapori antichi e ci insegnano come la terra possa essere davvero generosa e meritevole di rispetto. Grazie a questi agricoltori ed allevatori, che per passione, cultura e dedizione hanno creduto nelle loro coltivazioni conservandole nel tempo, in occasione dell’incontro di Milano, abbiamo potuto affrontare un percorso di conoscenza e scoperta delle eccellenze che il territorio regionale può offrire.
Dalla Cicerchia di Serra de’ Conti, antichissimo legume diffuso nell’area mediterranea e nel centro sud della nostra penisola che dopo decenni di abbandono è stato recuperato e coltivato nelle colline marchigiane, alla Sapa (nettare d’uva), un mosto cotto che un tempo si preparava con grande cura in tutte le famiglie contadine, il percorso ha veramente rappresentato una scoperta di tradizioni e culture che formano un patrimonio di eccellenza, non imitabile.

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