La Biodiversità marchigiana è stata al centro dell’incontro “Dalla
tradizione il futuro”, relativo al ciclo di appuntamenti “I Giovedì del
Gusto” organizzati da Regione Marche in occasione di Expo 2015.
Il lungo dibattito sulla Biodiversità ha portato a riconoscerle un
ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile del progresso umano,
soprattutto in campo agricolo, dove è costituita da una
numerosa quantità di colture vegetali ed animali che si sono
affermate nel corso dei millenni.
Ogni territorio racchiude ricchezze uniche che ne caratterizzano la
specifica identità: la varietà o razza locale; lo stretto legame tra
risorsa territoriale e gli usi, le conoscenze, le abitudini e tradizioni
della popolazione; l’attività degli Agricoltori Custodi che
rappresentano nel territorio un punto di eccellenza per la
conservazione, la gestione, l’informazione e la divulgazione del
materiale genetico autoctono.
Gli “Agricoltori Custodi” recuperano o tutelano
colture ancestrali, più che mai attuali nel gusto, ma soprattutto sane e
non geneticamente modificate; riscoprono sapori antichi e ci insegnano
come la terra possa essere davvero generosa e meritevole di rispetto.
Grazie a questi agricoltori ed allevatori, che per passione, cultura e
dedizione hanno creduto nelle loro coltivazioni conservandole nel tempo,
in occasione dell’incontro di Milano, abbiamo potuto affrontare un
percorso di conoscenza e scoperta delle eccellenze che il territorio
regionale può offrire.
Dalla Cicerchia di Serra de’ Conti, antichissimo legume diffuso
nell’area mediterranea e nel centro sud della nostra penisola che dopo
decenni di abbandono è stato recuperato e coltivato nelle colline
marchigiane, alla Sapa (nettare d’uva), un mosto cotto che un tempo si
preparava con grande cura in tutte le famiglie contadine, il percorso ha
veramente rappresentato una scoperta di tradizioni e culture che
formano un patrimonio di eccellenza, non imitabile.
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